A cura di: Ennio De Luca
Stefano Montanari, scienziato d’eccellenza e fino al 2020 fonte di meritato orgoglio nazionale, da quando ha espresso la sua autorevole opinione sui vaccini e sulla politica vaccinale italiana (affermazioni accompagnate da spiegazioni chiare, da fonti scientifiche inattaccabili e da più di un secolo di storia della medicina affrancata dai finanziamenti privati), è uscito da tutti i radar mediatici, oscurato perfino nei suoi canali personali.
La cosa allarma ma non stupisce.
Cosa aspettarsi da un paese senza contraddittorio, governato da un tecnocrate, autorevolmente definito (Cfr. intervista al l’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga) “Un vile affarista” e rappresentato, al ministero della Salute, da un nano politico che ritira il suo libro, appena dato alla stampa, per evitare prevedibili guai giudiziari?
Siamo o non siamo il popolo del proverbiale “o Franza o Spagna, purché se magna”.
Il rispetto, l’onore e la libertà cosa sono al cospetto delle agiatezze della vita, alla dolce spensieratezza, al credito sociale e al plauso del padrone di turno?
Rivoluzionari cercansi, nell’epoca dei leoni da tastiera.
Senza dare troppo peso alla celebre frase del terzo presidente degli Stati Uniti, il liberale e amante della democrazia, Thomas Jefferson “L’albero della libertà deve essere rinvigorito di tanto in tanto con il sangue dei patrioti e dei tiranni”, ricordiamoci almeno che libertà e democrazia non sono un regalo della storia, che nessuno offre pranzi gratis e che a mangiare la torta sono sempre gli stessi invitati.
E veniamo, adesso, alle dichiarazioni di Stefano Montanari, dichiarazioni che mi sento di riportare perché nessuno ha potuto assistere, nei canali televisivi per i quali paghiamo il canone per un servizio pubblico, ad un contraddittorio serio e paritario su una vicenda così importante per tutta la nazione.
Se dichiaro la mia normalità perché non ho pulsioni contro natura, rischio un’intervista a “Porta a Porta” con l’accusa di omofobia; se sostengo che un vaccino può distruggere il sistema immunitario (e mi chiamo Francesco Montanari) nessuno mi chiede di spiegare le ragioni di una tale allarmante affermazione.
L’intervista a Stefano Montanari (che mi onoro di sintetizzare) parte con una domanda:
Dove ci porterà la campagna vaccinale?
Risponde lo scienziato: “Si parla a sproposito di vaccini. Si chiama vaccino qualcosa che nulla ha a che fare con i vaccini. Si spaccia una terapia genica per un vaccino”.
Il vaccino, lo spiega bene Montanari, deve contenere, per sua stessa definizione il patogeno cioè l’induttore della malattia (in forma attenuata, in forma morta, anche dei pezzi del patogeno); se il patogeno non c’è, non è un vaccino è un’altra cosa.
Una cosa (Montanari lo definisce un intruglio) che interviene sulla capsula che contiene il virus che peraltro continua a mutare.
Questa sostanza che ci viene inoculata, sicuramente (secondo Montanari) determinerà a breve l’esplosione di malattie autoimmuni.
Non solo ci saranno dei morti, che già ci sono, ma anche moltissimi ammalati gravi.
Il sistema immunitario ci difende da moltissime malattie non da una soltanto e questi vaccini, sono le parole di Montanari, massacrano il sistema immunitario.
Io (parla Montanari) sono uno scienziato; uno scienziato deve aver scoperto qualcosa e Io, piaccia o non piaccia, ha scoperto un sacco di cose.
Continua Montanari: le persone vaccinate si ammaleranno di più perché avranno un sistema immunitario debolissimo e qualunque tipo di malattia infettiva potrà attaccarli con successo.
Si ammaleranno di più e saranno anche agenti di trasmissione di altre malattie, non solo del Covid-19.
Bravissimo Dott. Montanari
Ho sempre seguito con attenzione tutti i suoi interventi sulla rete, poichè nelle televisioni di regime, non vogliono e non possono farlo parlare.
Ha tutto il mio rispetto:un grande scienziato,un grande uomo,un grande cuore!❤️❤️❤️