HomeFORMAZIONEil nostro PAS Piano di Azione Sindacale

il nostro PAS Piano di Azione Sindacale

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VANTAGGI

un Lavoratore persona e non oggetto così come un Lavoro più umano ed “opus” invece che una squallida remunerazione del solo capitale. un modello che parta e s’incentri sul lavoro in una visione Aristotelica dell’essere (non un Homo oeconomicus – emblema del sistema mercatista, competitivo e predatorio ma un Homo Faber – un essere capace di trasformare la realtà adattandola alle proprie esigenze in un’etica umanistica – Keynesiana). Il lavoro è sussistenza ma è anche sviluppo della personalità e partecipazione al progresso della comunità. L’uomo come fine mai come mezzo; un imperativo che deve farci ripudiare anche l’espressione fuorviante di “costo del lavoro”.


MIGLIORAMENTO PERSONALE

I valori e i principi che scandisce la nostra Carta, sono il nostro sentire e quanto di meglio sia stato fino ad oggi legislativamente concepito. Il modello costituzionale richiama fino alla ridondanza la dignità sociale (ne servi ne padroni), esalta i valori della formazione, dell’educazione e della comunicazione comparativa. Dichiara che la conoscenza e la formazione consentono agli uomini di acquisire la capacità di scegliere secondo l’interesse proprio e della comunità in cui vivono. Un altro richiamo importante lo troviamo all’art.3 Cost. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.


RELAZIONI

i diritti inviolabili dell’uomo tra i quali quello di esprimere liberamente il proprio pensiero e questo anche nelle formazioni sociali di appartenenza (sindacati ed aziende compresi). Inneggia alla democrazia economica, quella fondata sul lavoro non quella che sostiene il capitale. Il capitale ha una funzione di sostentamento del lavoro … non è il lavoro che deve sostenere il capitale. Il capitale sono cose il lavoro sono persone. Si legge (art.41 Cost.): L’iniziativa economica non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.). Ancora una volta l’utilità sociale (di cui vi è ridondanza in tutto il modello) ci ricorda che l’uomo si antepone al capitale e la sicurezza e la dignità vengono prima del profitto. Non è un paradigma comunista significa solo che gli affari e l’utile (desiderati e benedetti) si fanno all’interno di una economia umanista. Quando chiediamo alla dirigenza aziendale di prendere anzitempo visione (e ne abbiamo diritto, ricordate il decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 25) di un piano industriale, o di progetti che anche solo potenzialmente possono impattare sul conto economico o produrre degli squilibri occupazionali, stiamo osservando un precetto costituzionale che ci compete come O.S. Infatti, stiamo vigilando a che l’azienda rispetti l’art.41 (orientando l’attività aziendale ai fini sociali).

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